Laura Stramacchia | Wedding Photography

Chi c'è dietro la macchina fotografica?

Eccomi! Sono Laura, e ho passato gli ultimi 10 anni documentando fotograficamente il mondo attorno a me. Sono una di quelle persone che si incanta osservando l’ambiente in cui si trova, cercando sempre di vederne il lato migliore: quella bellezza che bisogna solo rimparare a vedere, bombardati come siamo da fotografie perfette, così perfette da sembrare finte. Mi piace imparare, sono un’anima curiosa e cerco sempre di spingermi oltre le apparenze, verso l’essenza delle cose.

Ogni fotografo ha il suo perchè...

A scuola la storia mi è sempre piaciuta. Re e regine, papi e presidenti, aneddoti e saghe famigliari... tutte cose che potevo incamerare per ore. La storia, la memoria è l'unica eredità che conti perché i ricordi sono la sostanza di cui siamo fatti. Creare memoria, questo è il mio perché. Fotografo perché niente dura in eterno, a parte la fotografia.

Laura Stramacchia | Wedding Photography

LA MIA FILOSOFIA aka se un albero cade in una foresta e nessuno lo sente, non fa rumore.

Capita a volte quando dico che faccio la fotografa, che mi definiscano "artista", ma in realtà non mi ci vedo molto. L’artista è qualcuno che trasforma un’idea in qualcosa di visibile, mentre io non creo niente dal nulla, tutto quello che fotografo esiste anche senza di me, e così si presenta davanti ai miei occhi. Quello che mi limito a fare è renderlo vero e sigillarlo nel tempo filtrandolo attraverso il mio punto di vista.

Se proprio devo definirmi, creativa credo sia la parola corretta. Nutro costantemente la mia visione viaggiando, leggendo e cercando di circondarmi di cose che allenino il mio senso del bello, perché credo fermamente che più ci immergiamo nella bellezza, più siamo spinti a ricercarla e a crearne, per donarla a noi stessi e a chi ci sta vicino.

In questo processo, è indispensabile il dialogo con il mio soggetto, che sia un paesaggio, una coppia innamorata o un mazzo di fiori. Il mio lavoro è il prodotto di quel dialogo, di quello scambio, e più la comunicazione è libera di scorrere, più le immagini realizzano la bellezza del soggetto e dell'ambiente che lo circonda.

Il vostro investimento: "perchè mi serve un fotografo professionista il giorno delle mie nozze?"

Dove sarete un anno dopo il vostro matrimonio?
Dieci anni dopo? Cinquanta?

Una volta digerita la torta, appassito il bouquet e chiuso l’abito in naftalina, le fotografie del vostro matrimonio saranno i soli ricordi tangibili dei momenti vissuti e delle promesse fatte il giorno delle vostre nozze. Quello che succederà durante il vostro matrimonio non è scontato e ordinario, va ricordato (e fotografato) perché quello che accade in quel giorno è irripetibile e unico. Ma soprattutto, il matrimonio è l’occasione unica per fare festa con le persone che più si amano al mondo!

La scelta di un fotografo professionista per il tuo matrimonio è semplice, basta rispondere a questa domanda: vi fareste curare un dente da un meccanico? Ovviamente no. I ricordi sono preziosi: bisogna trattarli con cura e confezionarli a regola d’arte. Forse una bella fotografia capita di scattarla a tutti, ma per farle uscire belle a migliaia ci vuole mestiere (e maestria).

Laura Stramacchia | Wedding Photography

C'era una volta...

È così che cominciano tutte le storie. Ma come si racconta l’inizio di una storia a chi ne fa parte ma non c’era, quando tutto è cominciato? Io conservo ancora come se fosse una reliquia preziosissima (e del resto, per me lo è) la partecipazione del matrimonio dei miei nonni. Quel foglietto di carta ingiallita rappresenta l’inizio della storia della mia famiglia, quel "mondo prima" in cui io ero solamente un’idea vaga, un desiderio profondo e sincero ma ancora irrealizzato.

Nasciamo dall’unione di persone che ne hanno generate altre, che poi hanno generato noi: siamo semplicemente il prodotto dell’amore di chi è venuto prima. Ciò lo dimostra l’affetto e la nostalgia con cui riprendiamo in mano le fotografie, istantanee che ci ricordano da dove veniamo e che ci accompagnano lungo il nostro cammino.

L’unica eredità che abbia davvero senso tramandare.

Il mio approccio

Molti fotografi si definiscono storyteller, "narratori di storie", ad essere sincera, credo di appartenere di più alla categoria di chi le storie le vuole vedere come succede al cinema.

Quando ho cominciato come fotografa per matrimoni, quasi 10 anni fa, avevo la sensazione di dover scattare in continuazione, ero terrorizzata dal perdere anche solo un secondo della giornata, mi precipitavo come una matta da una parte all’altra, correndo con tonnellate di attrezzatura addosso cercando di essere invisibile, alla ricerca di quell’attimo fuggente che avrebbe reso il matrimonio che stavo scattando il più bello e unico di sempre... Mission impossible.

Finalmente un giorno, trovandomi in debito di ossigeno, mi sono fermata e mi sono messa in ascolto. Il battito ha decelerato, i neuroni hanno ricominciato a lavorare e mi sono chiesta cosa mi interessasse davvero della mia professione di fotografa. Così, mi sono imposta di scattare con meno frenesia, per concentrarmi meglio sui gesti, le piccole frasi, gli sguardi, il perché di un certo vestito, di un certo luogo.

Ho provato a smettere di guardare per cominciare a vedere.

Ogni coppia mi insegna qualcosa, mi lascia un segno dentro, mi fa sentire bene per quello che sto facendo con loro e per loro, perchè fotografare un giorno unico come il matrimonio è un lavoro che non si può fare da soli. Ogni giorno speciale è diverso, irripetibile e ora vi spiego perchè quello delle mie coppie certamente non sarà fatto di sorrisi forzati, crampi alla schiena e ore di fotografie posate.

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